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//-->ALL CONTENT © 2011 PROCTER & GAMBLE. ALL RIGHTS RESERVED.Tom desiderava partecipare a una gara dipittura organizzata dalla scuola, ma non riusciva adecidere cosa disegnare. Iniziò diversi disegni, manessun lo convinceva. Così si arrese.“Magari un’avventura con il Genio dellalampada può darmi una buona idea,” pensò.WHOOSH! Non appena Tom strofinò lalampada, il suo fantastico amico saltò fuori.“Faremo qualcosa di davvero specialestasera,” annunciò il Genio della lampada. “Seipronto al decollo?”“Perché dici così?” chiese Tom.“Lo scoprirai presto,” sorrise il Genio dellalampada.3Prima di partire, il Genio della lampadachiese a Tom di prendere un casco spaziale dallacassetta dei tesori di famiglia sul pianerottolo.All’interno della cassetta il casco era piccolo, manon appena Tom lo tirò fuori diventò di dimensioninormali.“Questo casco apparteneva al tuo prozioGus,” spiegò il Genio della lampada. “Era unastronauta americano e uno dei primi uomini amettere piede sulla Luna.”Tom indossò il casco.“Mi sta perfettamente,” sorrise.“E questo è un bene,” continuò il Geniodella lampada, creando una porta scintillantesulla parete della camera da letto.5Tom e il Genio della lampada attraversaronola porta e si ritrovarono sulla superficie della luna!Erano tornati alla fine degli anni ’60, quando ilprimo americano mise piede sul suolo lunare.“Ecco il prozio Gus,” sussurrò Tom. “Cosasta facendo?”“Sta raccogliendo campioni di rocce lunari,”spiegò il Genio della lampada. “Li porterà sullaTerra perché gli scienziati possano studiarli.”All’improvviso, Tom si accorse di indossareuna tuta spaziale come quella del prozio.“Ti serve per stare al caldo, qui,” aggiunseil Genio della lampada. “Fa terribilmente freddosulla luna.”7Quando il prozio Gus e i suoi colleghiastronauti rientrarono nel modulo lunare, Tome il Genio della lampada continuarono da solil’esplorazione. Tom raccolse una roccia lunare e sela mise in tasca. Subito dopo scoprì di poter faregrandi balzi, proprio come un canguro.“Ciò è possibile perché nello spazio il tuopeso è quasi assente,” spiegò il Genio della lampada.Tom rivolse lo sguardo a Marte, Giove e aglialtri pianeti del sistema solare.“Possiamo visitare anche quelli?” chiese confervore.“Troppo lontani, mi dispiace,” rispose il suoamico. Tom allora continuò ad ammirare il brulloorizzonte lunare.9 [ Pobierz całość w formacie PDF ]

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